Volete sapere tre cose sui social? E sei modi per non ingrassare? O le sette cose che fanno arrabbiare il tuo partner? Ancora, sei consigli per non sudare (si, magari!), tre cose che devi assolutamente sapere su quell’argomento di tendenza. E poi, i dieci posti che devi visitare prima di morire (sarà Napoli moltiplicato per dieci?), i cinque cibi che devi assolutamente provare nella taluna o talaltra città.
Noi frequentatori di social siamo ormai precipitati – quasi senza rendercene conto – nel vortice delle liste, degli elenchi facili. Un mondo fatto di bullet points che promettono brevità e offrono numeri a garanzia, e a noi non resta che scendere la scaletta preconfezionata gradino per gradino. Nei reel da Facebook e nei video su TikTok impazza il listing che semplifica l’universo riducendo ogni possibile analisi, con la sua complessità, ad un rapido inventario di fatti e ‘fattarielli’. E cosi finiamo nella spirale, che – proprio come l’omonimo dispositivo intrauterino – stordisce senza pietà gli spermatozoi della logica argomentativa.
Ma non è solo questo. Siamo anche invasi dai video dicotomici, che ci pongono sempre di fronte a due alternative. Meglio mare o montagna, dolce o salato, pesce o carne, così o così? Eh certo, con le domande si fa l’engagement. Con i ragionamenti invece ci fanno due pizze così.
Ma non sarà terribilmente riduttivo? O, più che riduttivo, infantile. I video elencativi, dicotomici, ci parlano come se fossimo bambini un po’ tonti, attraverso semplificazioni, che somigliano ad appiattimenti assoluti. Siamo ormai al sistema binario del pensiero (questo o quello), che andrà anche bene per il linguaggio dei computer e degli algoritmi ma per la mente umana rappresenta l’esatto opposto del ragionamento critico. È l’insostenibile leggerezza dei reel. Delitto e castigo dei trend social.
Ma insomma questi video social fanno più bene o più male? Ecco tre consigli per orientarsi meglio:
1. Vendete i vostri like a caro prezzo. I like danno valore ai contenuti altrui e li spingono in alto. Fate come se ogni vostro like vi costasse due euro.
2. La vostra attenzione vale ancora di più. Spendetela bene, non sciupatela con sterili scrolling.
3. Attenzione “POV”(point of view)! Ogni video è un POV dell’utente che lo posta, e va preso con cautela.
P.s. Anche questo articolo è un POV. E siete appena cascati nell’ennesimo listing. Occhio.